Lo spunto arriva da Gal Valtellina che con altri sei GAL lombardi, ha varato un progetto di cooperazione finalizzato a creare un Distretto di economia solidale (DES). Lo scopo? Creare sinergie tra i mercati di prossimità lombardi e i prodotti agroalimentari tipici, biologici, di qualità, freschi e genuini, confezionati e trasformati. Ecco i primi risultati.
Ogni Gal ha realizzato iniziative locali definite sulla base delle caratteristiche del sistema produttivo agroalimentare e artigianale locale. Questa attività si è svolta con il supporto tecnico scientifico dell’Università Statale di Milano, Facoltà di Agraria. Inoltre è in fase di definizione, per dare massima visibilità al progetto ed alle aziende coinvolte, un calendario di 7 fine settimana di scambio tra i produttori locali.
Il Gal Valtellina, dedicando particolare attenzione alle piccole aziende agricole del territorio, con la Provincia di Sondrio e la Azienda Sociosanitaria locale come Partner, ha sviluppato l’iniziativa “Il territorio che nutre”.
Partendo da una ricerca ed analisi sistematica dei prodotti agricoli e enogastronomici tradizionali e tipici che il territorio della provincia di Sondrio offre, si è portata alla luce la rete di spacci aziendali attivi, qualificandoli e promuovendoli come attori protagonisti dell’intero sistema eno-gastronomico locale.
L’intera filiera (prodotti, produttori, distributori, consumatori) è stata “radiografata” stimolandone il rafforzamento e la promozione anche attraverso il “Marchio Valtellina”, inteso quale segno distintivo di qualità per la promozione dei prodotti e dei servizi dell’intero territorio provinciale anche in vista di Expo 2015.
Tra le attività realizzate più significative spicca quella educativa, in particolare nell’ambito delle mense scolastiche e, di recente, in quelle aziendali.
“Lo studio delle modalità di approvvigionamento delle mense locali pubbliche e private è stato molto interessante – ka spiegato il presidente del Gal Attilio Tartarini -. L’indagine ha coinvolto ben 210 mense del territorio, suddivise nei 5 mandamenti e ripartite tra pre-scolastiche, scolastiche, comunitarie, aziendali, sociali ed estive; praticamente sono stati studiati i menù degli oltre 4 milioni di pasti erogati all’anno, fornendo così preziose informazioni e consentendo di proporre l’utilizzo qualificato dei nostri prodotti locali ”.