La notizia è di quelle che potrebbero condizionare non poco il mondo economico locale.
Martedì 8 ottobre il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione di Fratelli d’Italia con la quale si chiede alla Giunta di intervenire presso il Governo per far rientrare la Regione Lombardia tra le zone a burocrazia zero” e ad attivare iniziative “per favorire lo start up imprenditoriale lungo la fascia di confine, evitando così il pendolarismo di aziende e lavoratori”.
Un provvedimento che interessa da vicino la provincia di Sondrio.
CHE COS’E’
La disposizione sulle “Zone a burocrazia zero” era nata con il Governo Monti e di recente è stata rafforzata dal “Decreto Del Fare” del Governo Letta. L’intervento punta a facilitare la vita burocratica delle imprese di una determinata area.
Si tratta di convenzioni che possono essere stipulate tra le amministrazioni competenti e le varie associazioni di categoria «per attivare percorsi sperimentali di semplificazione amministrativa per gli impianti produttivi e le iniziative e attività delle imprese sul territorio, in ambiti delimitati e a partecipazione volontaria, anche mediante deroghe alle procedure e ai termini per l’esercizio delle competenze facenti esclusivamente capo ai soggetti partecipanti, dandone preventiva e adeguata informazione pubblica».
L’obiettivo è quello di stabilire delle deroghe alle norme di legge, permettendo così di snellire le procedure e accorciare i termini dei procedimenti amministrativi.
COSA STA FACENDO LA REGIONE
Tra le aree più interessate da questo provvedimento ci sono i comuni lombardi posti lungo la fascia di confine (Varese, Sondrio, Como) dove il rischio è quello della fuga delle imprese verso la Svizzera, come in parte sta già avvenendo.
L’intendo della Regione è quello di “garantire tempi brevi e procedure più snelle nelle pratiche burocratiche, stabilendo per esempio la chiusura dei procedimenti amministrativi entro 30 giorni dal loro avvio”.
Nel corso della discussione avvenuta in Consiglio il documento è stato emendamento con alcune osservazioni avanzate dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Dario Violiper per evitare che la sburocratizzazione diventi totale deregolamentazione.
Tra le note, l’assessore all’Economia e alla Crescita Massimo Garavaglia ha affermato che la Giunta regionale sta già lavorando sulla sburocratizazione, intervendo su tre fronti: le revisioni delle leggi sulla competitività e sulle normative ambientali e un collegato che sarà accompagnato dalla legge di bilancio.