L’annuale Rapporto sull’andamento delle produzioni agroalimentari a Denominazione di Origine (DOP e IGP) analizza le tendenze di mercato a livello nazionale, soffermandosi su alcuni aspetti chiave per la corretta comprensione dei dati raccolti. I prodotti tipici della Valtellina hanno avuto nel 2012 un andamento mediamente costante della produzione e marchiatura, ad eccezione del comparto melicolo. A livello nazionale infatti il fatturato al consumo delle D.O. ha segnato un aumento complessivo del 3,88% tra il 2010 e il 2011, raggiungendo un livello di fatturato di 8,5 miliardi di euro.
La produzione di Bresaola della Valtellina IGP ha registrato un leggero aumento del 2,06% con 12.496 tonnellate (dati raccolti a cura del Consorzio di tutela del nome della Bresaola della Valtellina). Il fatturato al consumo è di oltre 377 milioni di euro e pesa, in termini di valore, oltre l’11% sul totale di comparto, rappresentando il quarto salume in Italia.
Il comparto formaggi, rappresentato in provincia dal Valtellina Casera DOP e dal Bitto DOP, ha segnato un aumento delle marchiature nel 2012, rispettivamente oltre 173 mila e circa 19 mila forme. L’andamento nazionale del settore registra una crescita del 7,61% rappresentando il comparto agroalimentare di maggior peso sulle produzioni totali.
Le mele di Valtellina sono reduci da un 2012 difficoltoso a seguito delle intemperie climatiche che hanno ridotto la produzione, registrando un valore di circa 250 mila quintali. A livello nazionale il settore rappresenta la quarta forza con un fatturato al consumo di circa 470 milioni di euro, con un trend leggermente in calo.
Il comparto vinicolo, non analizzato da Qualivita, presenta un leggero calo degli imbottigliamenti con circa 3,3 milioni di bottiglie, rimanendo comunque nella media degli ultimi anni. La produzione di vino è fortemente legata alle condizioni climatiche presenti sul territorio e le grandinate dello scorso luglio hanno contribuito alla leggera riduzione degli imbottigliamenti, con la finalità di preservare la massima qualità del prodotto.
In termini di esportazioni il settore agroalimentare segna una forte crescita a livello nazionale, i dati ISTAT elaborati dal sistema Coeweb indicano un aumento significativo di circa 10,76% con un valore di circa 32 miliardi di euro. A livello regionale i dati sono in linea, con un valore delle esportazioni di oltre 5 miliardi. Mentre a livello provinciale si registra un aumento maggiore rispetto alle medie nazionali e regionali (+13,86%), ma con un valore esportato di circa 50 milioni di euro, dato influenzato dalle medio piccole dimensioni delle imprese locali.
La relazione completa è scaricabile e consultabile dal sito Internet www.valtellinachegusto.eu.