Un’economia verde e socialmente sostenibile può rappresentare una la soluzione in tempo di crisi?
Questo è il quesito al quale tenteranno di dare una risposta dal 17 al 19 aprile, a Ginevra, gli esperti invitati alla 7ª Conferenza Europea delle Città Sostenibili. Durante il convegno sarà approfondito il rapporto tra la finanza e le amministrazioni pubbliche da un lato, e il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile dall’altro.
Ma cosa si intende per sviluppo sostenibile, tema caro anche allo Statuto Comunitario della Valtellina, e perché riguarda anche il nostro territorio?
In poche parole, con questo processo si punta a generare un reale miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale, sia a livello locale che globale. Per fare ciò, vengono interessati vari ambiti: la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, le leve economiche, sociali ed istituzionali. Il tutto, finalizzato a individuare soluzioni ai bisogni delle attuali generazioni, pensando nel contempo anche a quelli delle future. Attuare una politica di sostenibilità dello sviluppo significa quindi evitare il più possibile azioni di degrado del patrimonio e delle risorse naturali.
Aspetti, questi, che toccano molto da vicino la realtà valtellinese. La Conferenza Europea delle Città Sostenibili vedrà la partecipazione di esponenti di amministrazioni locali e regionali, rappresentanti delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, delegati di associazioni e organizzazioni non governative, così come esperti provenienti dal mondo accademico e dell´imprenditoria.
Per approfondire ecco il link del programma dell’evento.
Che cosa rende vivibili i comuni alpini: gestione sostenibile dello spazio di vita
Se ne parlerà il 26 – 27 aprile in Germania alla 7a Assemblea dei membri e conferenza annuale della rete di comuni “Alleanza nelle Alpi”. Le sfide che attendono i comuni alpini sono molto complesse: dal cambiamento climatico alle trasformazioni economiche, senza dimenticare i mutamenti sociali. Le idee per progetti presentate nei settori di “Tutela del clima”, “Protezione dell’ambiente naturale”, “Capacità d’azione sociale” e “Creazione di valore aggiunto regionale” stimolano allo scambio di esperienze e incoraggiano a trasferire questi spunti alla situazione nel proprio comune o regione.
Il quesito sul tappeto è chiaro: cosa possono fare i comuni e le regioni per affrontare le nuove sfide?