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ecco chi scommette sulle start-up

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Ott 27, 2013 gianluca (0)

Convegno SmauDal 23 al 25 ottobre, Milano ha ospitato il consueto appuntamento con SMAU, l’evento fieristico dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie.
In quell’occasione Italia Startup e gli Osservatori del Politecnico di Milano, in collaborazione con SMAU e con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno  presentano la prima fotografia sul settore delle startup in Italia.
Ecco che cosa è emerso.

QUALCHE NUMERO
Sono 1227 le startup innovative in Italia, 113 le startup hi-tech finanziate, 97 gli incubatori e acceleratori (64 pubblici e 33 privati), 32 gli investitori istituzionali (6 pubblici e 26 privati), 40 i parchi scientifici e tecnologici (37 pubblici e 3 privati), 65 gli spazi di coworking e 33 le competizioni dedicate alle startup.

IL PROGETTO
La prima edizione del progetto “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha evidenziato come 
l’Italia sia diventata un Paese più ospitale per le startup innovative. Il progetto ha l’obiettivo di presentare sia al sistema politico-economico nazionale sia agli interlocutori internazionali una fotografia continuamente aggiornata dei principali attori che popolano l’ecosistema delle startup nel nostro Paese.


DOVE SONO
Ad oggi in Italia esistono 7 associazioni dedicate e 13 comunità online che offrono risorse agli startupper. Le startup innovative sono per il 50% localizzate al nord, per il 36% al centro e per il 14% al sud. Ben 232 hanno sede in Lombardia, 135 in Emilia-Romagna, 120 nel Lazio, 113 in Veneto, 111 in Piemonte, 92 in Toscana. Le startup finanziate hanno per il 46% sede al nord, per il 26% al centro e per il 28% al sud (39 funded startup sono lombarde, 17 venete, 11 campane, 10 laziali, 7 toscane, 6 sarde).

QUANTO VALGONO
Complessivamente nel 2012 sono stati investiti 112 milioni di euro in startup hi-tech. Per il 2013 si stima un valore di investimenti complessivi di 110 milioni di euro. Nel 2012 il 70% degli investimenti nelle startup hi-tech è stato effettuato da Investitori istituzionali, mentre il restante 30% fa capo a Business Angel, Family Office e Incubatori/Acceleratori. Osservando la distribuzione degli investimenti sui settori di appartenenza delle startup, il 73% ha un focus sull’ ICT, il 16% nell’energia e nelle rinnovabili, il 9% nelle Life Science.

 

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